Sono ormai trascorsi più di 15 anni da quando un gruppo di “cultori della materia”, avvertendone la assenza nel panorama disciplinare, decisero di creare una struttura che fosse volta, da un lato, a contribuire alla definizione di metodiche di progettazione atte a rendere sempre più pregnante e concreto il rapporto tra
“opere civili” ed “ambiente”, dall’altro, ad applicare a casi concreti le proprie soluzioni.
Da un lato la teoria, attraverso l’impegno nella ricerca, dall’altro la prassi, mediante i servizi di ingegneria, in altri termini l’Istituto per la Ricerca e l’Ingegneria Dell’Ecosostenibilità.
Se in un primo periodo l’attenzione è stata posta alla ricerca, ormai da più di un decennio I.R.I.D.E. ha sviluppato le attività di “ingegneria per l’ambiente”, supportando lo sviluppo di importanti iniziative infrastrutturali nazionali e ponendosi l’obiettivo futuro di poter raggiungere l’ambito traguardo di parlare di
“ingegneria dell’ambiente”.
La Vision
L’Istituto per la Ricerca e l’Ingegneria della Ecosostenibilità – I.R.I.D.E. intende proporsi come laboratorio plurale nel quale possano trovare occasione di conoscenza e sperimentazione tutti coloro che ritengano che sia effettivamente perseguibile uno sviluppo ecosostenibile, ossia un modello in cui possano essere
contemperate istanze solo apparentemente confliggenti quali quella della conservazione e della
trasformazione.
I.R.I.D.E. si pone la finalità di supportare i proponenti, pubblici e privati, nel percorso di progettazione, presentazione e approvazione dell’iniziativa. L’obiettivo è in primis quello di rendere quanto più possibile valido il progetto sotto il profilo ambientale, facendo in modo che l’iniziativa persegua un elevato livello di
“sostenibilità” nell’accezione più ampia del termine. A valle di tale processo, I.R.I.D.E. ambisce a pervenire ad un progetto robusto sotto il profilo tecnico ed ambientale, in modo tale da poter affrontare con sufficiente forza l’iter procedurale del permitting ambientale, fornendo rapido riscontro alle esigenze
evidenziate dagli stakeholder e dai soggetti competenti in materia.
Nell’ottenere questi scopi I.R.I.D.E. si dedica in ogni occasione all’individuazione del più corretta metodologia di lavoro, frutto di apposite ricerche derivanti dalla conoscenza della materia quali risultati di specifiche attività derivanti dall’applicazione di specifici processi di innovazione. Un paradosso che I.R.I.D.E. intende perseguire nella sua modalità di supporto allo sviluppo sostenibile è quello di poter pervenire alla progettazione territoriale dell’ambito di intervento interessato dall’iniziativa proposta.
La Mission
La pluralità, insita nel concetto stesso di sviluppo sostenibile, costituisce il segno distintivo di I.R.I.D.E., che trova espressione nel modello operativo scelto e nelle strategie di azione che sono incardinate su tre pilastri fondamentali: Credere nella ricerca basando la propria attività negli apporti derivanti dal mondo universitario e, più in generale, dal contributo fornito dagli esperti delle diverse discipline afferenti al paradigma dello sviluppo sostenibile; un contributo inalienabile nel raggiungimento di una sempre maggiore conoscenza e competenza verso il perseguimento di uno sviluppo ecosostenibile. Credere nella pratica è l’altro principio fondativo del modello organizzativo che anima i servizi di ingegneria. Credere nella sperimentazione significa difatti cercare, insieme ai diversi soggetti promotori di interventi di infrastrutturazione e di trasformazione territoriale, di tradurre in prassi quanto elaborato sul piano teorico e, soprattutto, dare concreta dimostrazione di come sia effettivamente perseguibile un modello di sviluppo ecosostenibile. Credere nella condivisione rende possibile far coincidere le opinioni del contesto decisionale con quelle del proponente e viceversa, come aspetto fondamentale per il successo delle iniziative progettuali e per ottenere al contempo il giusto equilibrio per il territorio. In questo senso I.R.I.D.E. crede nella “Progettazione Partecipata” ed in tutti i momenti di possibile confronto tesi ad arricchire l’istanza progettuale (Dibattito pubblico, Tavoli di concertazione, ecc.).